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1st Creation Asian User Symposium
Tokyo, 13/14 April 2019
Before telling you about this trip to Japan I would like to make a necessary premise. The Oral Design International Foundation, which I will tell you about, was born in 1982 in Switzerland, by Willi Geller, with the aim of disseminating the concept of dental aesthetics in all its nuances, I forget, above all, the smile, as an expression of an individuality linked to the personality of the individual, therefore, unique. To date, the group gathers about 100 dental technicians and dentists from all over the world, a peculiarity that has made this reality an incomparable experience right from the start, where political, cultural and religious differences have been overcome to make room for creativity and passion. What I am about to describe to you is the “1st Creation Asian User Symposium”, which differs from the traditional “Oral Design Symposium”, which is held every two years in different countries, because it is reserved for Asian speakers.
In reality, it was a challenge between Japanese Oral Design and the next generation of Korea and Taiwan. The intent was to give space to the new generation, creating moments of confrontation where young people could best express their knowledge, sharing it with others, in particular, with those who had more experience. In the days preceding and following the congress, three very important practical courses in ceramization were also held with the "legends" of dental technicians: Willi Geller, Shigeo Kataoka, Hitoshi Aoshima.
Conceived and organized by Yasuhiro Odanaka, in collaboration with other members of Oral Design and under the supervision of Willi Geller, the congress was held in Tokyo on April 13/14, in the Ryogoku district, known for the presence of the largest stadium dedicated to sumo.
In a room full of people, elegantly dressed, the atmosphere was very serious, almost severe, at times tense. There was a strong respect that everyone places towards their colleagues and, above all, the older teachers. Incredible how, unlike in the West, where one is encouraged to show off one's qualities by developing a pride, sometimes exaggerated, in Japan it is to get used to one's skills, even if good, while maintaining a humble approach and desire to learn.On stage, Oral Design members and young promises alternated, we talked about aesthetics, color, texture, photography and pink fabrics, always at the highest levels. For Oral Design there were, as speakers Willi Geller, Naoki Aiba, Yasuhiro Odanaka, Tsuro Kubo, Hasegawa, Takashi Takizawa, Uchiumi, Makoto Morita. In the audience the important presence of Shigeo Kataokae of many Japanese masters was noted.
Two days of excellence in the dental field, because, without a shadow of a doubt, we can say that the Japanese school represents the "non plus ultra" in terms of shape, layering and texture. I am pleased to remember that one of the books, which we all draw inspiration from for the study of dental morphology, is "Natural tooth morphology" by Kataoka Shigeo, Nishimura Yoshimi. Without forgetting one of the bibles of our sector, Makoto Yamamoto's "The Metal Ceramics". Between photos and greetings, the congress ended with the satisfaction of all the organizers for the success achieved and with a goodbye to the next edition. My only regret is the fact that the presence of the Western public was limited to me and my colleague and travel companion Enrico, also Oral Design, probably the distance did not help! For everything else, I think it was a wonderful experience, not only from a business point of view, but also from a human point of view, Japanese hospitality leaves you breathless, sometimes even embarrassing.
Japan represents one of the most fascinating cultures, it is probably unique, even if, perhaps, for us Westerners it is a bit difficult to fully understand its customs. Tokyo is a metropolis where hyper-technology collides with the more traditional face, among the tall skyscrapers and the shopping districts you can still find many areas of historical interest. You can visit the temples, including the oldest one, the Sensoji, ride the rickshaw and stop to look at the tallest tower in the city, the Sky tree. We were lucky enough to be able to admire the cherry blossoms that can be found in the parks, but also along the streets of the city. Magnificent museum dedicated to the history of Tokyo, during the Edo period (name of the capital, renamed Tokyo in 1869) Unfortunately, we missed the show of the sumo wrestlers, it will be for next time! Our friends and colleagues were exquisitely kind, we were able to appreciate their cuisine and share moments of true joy with them. I thank all the Japanese group of Oral Design for making me feel at home and for giving me the opportunity to compare myself with them and share my passion for the job.
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Sonia Cattazzo
1st Creation Asian User Symposium
Tokio, 13/14 aprile 2019
Prima di raccontarvi questo viaggio in Giappone vorrei fare una doverosa premessa. L'Oral Design International Foundation , di cui vi parlerò, nasce nel 1982 in Svizzera, ad opera di Willi Geller,con lo scopo di divulgare il concetto di estetica dentale in tutte le sue sfumature, perdedo in considerazione, soprattutto, il sorriso,come espressione di un'individualità legata alla personalità delsingolo,percio, unico. Il gruppo raccoglie, ad oggi, circa 100 tra odontotecnici e odontoiatri da tutto il mondo, una peculiarità che ha reso, fin da subito, questa realtà un'esperienza incomparabile, dove le diversità politiche, culturali e religiose sono state superate per lasciare spazio alla creatività e alla passione.Questo che sto per descrivervi è il “1st Creation Asian User Symposium", che si discosta dal tradizionale “Oral Design Symposium", che si tiene ogni due anni in nazioni diverse, perche riservato a relatori asiatici.
In realtà, si e trattato di una sfida tra Oral Design giapponesi e la next generation di Corea e di Taiwan. L'intento era quello di dare spazio alle nuove leve, creando momenti di confronto dove i giovani potessero esprimere al meglio le loro conoscenze, condividendole con altri, in particolare, con chi aveva più esperienza. Nei giorni precedenti e seguenti il congresso, si sono tenuti anche tre importantissimi corsi pratici di ceramizzazione con i "legends" dell'odontotecnica:Willi Geller, Shigeo Kataoka, Hitoshi Aoshima. Ideato e organizzato da Yasuhiro Odanaka, in collaborazione con altri membri dell'Oral Design e con la supervisione di Willi Geller, il congresso si è tenuto a Tokio il 13/14 aprile, nel quartiere di Ryogoku, noto per la presenza dello stadio più grande dedicato al sumo.
In una sala gremita di persone, elegantemente vestite l'atmosfera che si respirava era molto seria, quasi severa, a volte tesa. Aleggiava forte il rispetto che tutti pongono nei confronti dei colleghi e, soprattutto, dei maestri più anziani. Incredibile come, a differenza dell'occidente, dove si viene incoraggiati a mettere in mostra ie proprie qualita sviluppando un orgoglio, talvolta esagerato, in Giappone è abitudin mizzare le proprie competenze,anche se buone, mantenendo sampre un approccio umile e desidern imparare. Sul palco si sono alternati membri dell'Oral Design e giovani promesse, si è parlato di estetica, di colore, di texture, di fotografia e di tessuti rosa, sempre ai massimi liveli. Per gli Oral Design erano presenti,come relatori Willi Geller, Naoki Aiba, Yasuhiro Odanaka, Tsuro Kubo, Hasegawa, Takashi Takizawa, Kenji Uchiumi, Makoto Morita. Nel pubblico si è notata la presenza importante di Shigeo Kataokae di molti maestri giapponesi.
Due giomi all'insegna dell'eccellenza in campo dentale, perché, senza ombra didubbio, possiamo dire che la scuola giapponese rappresenta il "non plus ultra" per quanto riguarda la forma, la stratificazione e la texture. Mi fa piacere ricordare come uno dei libri,a cui tutti ci ispiriamo per lo studio della morfologia dentale, sia "Morfologia naturale dei denti" di Kataoka Shigeo, Nishimura Yoshimi. Senza dimenticare una delle bibbie del nostro settore, "Le metallo ceramiche" di Makoto Yamamoto. Tra foto e saluti il congresso si è concluso con la soddisfazione di tutti gli organizzatori per il successo ottenuto e con un arrivederci alla prossima edizione. Unico rammarico, da parte mia, è il fatto che la presenza di pubblico occidentale fosse limitata a me e al mio collega e compagno di viaggio Enrico, anche lui Oral Design, probabilmente la distanza non ha aiutato! Per tutto il resto, credo sia stata un'esperienza bellissima, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche umano, l'ospitalità giapponese lascia senza fiato, a volte imbarazza pure.
Il Giappone rappresenta una delle culture più affascinanti, probabilmente è unica, anche se, forse, per noi occidentali risulta un po' difficilecomprendere appieno le sue usanze. Tokio è una metropoli dove l'ipertecnologia si scontra con il volto più tradizionale, tra gli altissimi grattacieli ei quartieri dello shopping si possono trovare ancora molte zone di interesse storico. Si possono visitare i templi, tra cui il più antico lo Sensoji, girare con i risciò e soffermarsi a guardare la torre più alta della città, la Sky tree. Abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare la fioritura dei ciliegi che si trovano nei parchi, ma anche lungo le strade della città. Magnifico il museo dedicato alla storia di Tokio, durante il periodo Edo (nome della capitale, ribattezzata Tokyo nel 1869) Purtroppo, ci siamo persi lo spettacolo dei lottatori di sumo, sarà per la prossima volta! I nostri amici e colleghi sono stati squisitamente gentili, abbiamo potuto apprezzare la loro cucina e condividere con loro momenti di vera allegria. Ringrazio tutto il gruppo giapponese degli Oral Design per avermi fatto sentire come a casa e per avermi dato l'opportunità di confrontarmi con loro e con dividere la mia passione per il lavoro.